Domenica pomeriggio, 2 febbraio, presso il salone dei Ronchetti si è tenuto l’incontro della Fratellanza Islamica. “Che ne dici? Andiamo a conoscere questa realtà?”. E così dalla nostra casa di Gratosoglio ci siamo incamminati verso quel luogo senza immaginare cosa aspettarci. Entrando in oratorio, abbiamo sentito cantare e suonare la chitarra. Ci è venuto incontro Mustafà, uno del gruppo, che ci ha invitati ad unirci a loro. Appena varcata la porta, inaspettatamente, ci accolgono con un applaus,o mentre il cantante continua suonare. Ci hanno invitato a sederci e abbiamo ascoltato, si fa per dire, perché naturalmente parlavano in arabo, le loro riflessioni. Ma la loro accoglienza si è manifestata in modo ancora più grande quando una giovane ha tradotto per noi il discorso. Hanno parlato di valori come l’amore verso il prossimo, il non serbare rancore (il loro Profeta insegna a non aspettare più di tre giorni per fare pace), a essere testimoni del messaggio di fratellanza nelle occasioni di tutti i giorni e nei luoghi dove si abita. Il nostro incontro sarebbe anche potuto finire con una stretta di mano e un saluto. Ma loro loro voglia di ospitare è andata oltre. Ci hanno chiesto se gradivamo del tè e ce lo lo hanno offerto insieme a dei biscotti preparati da loro.
Un momento di chiacchiere e condivisione davvero piacevole. Infine un saluto con la promessa di ritrovarci in altre occasioni per un cammino di dialogo e collaborazione tra comunità. E ci ha fatto piacere vedere come subito uomini e donne del gruppo hanno pulito i locali, rimesso a posto tavoli e sedie come segno di ringraziamento per l’accoglienza che c’è stata da parte dell’oratorio dei Ronchetti. Per noi un’occasione di dialogo e conoscenza reciproca. A volte basta poco per incontrarsi.
Silvia Bonzi e Claudio Sivilotti
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